nazionale di rugby a 15 del sudafrica

Gli Springboks del '37 sono tuttora considerati fra i migliori Springboks della storia. Nel 1956 gli All Blacks vinsero la loro prima serie contro gli Springboks, secondo Chris Hewett quella fu "una delle serie più aspramente combattuta della storia". "[99] Fu inserito nella International Rugby Hall of Fame nel 1997[100] e nella IRB Hall of Fame nel 2009. Il cerchio intorno al Sudafrica continuava a stringersi ed un tour in Nuova Zelanda programmato per il 1973 fu bloccato dal primo ministro neozelandese Norman Kirk per ragioni di pubblica sicurezza. Il termine "Springboks" fu scelto per rappresentare la nazionale dal capitano Paul Roos nel tentativo di evitare che la stampa britannica affibbiasse loro un soprannome inventato. A seguito della fine dell'apartheid, il 23 marzo di tale anno le due organizzazioni che gestivano separatamente lo sport praticato dai bianchi e quello praticato dai neri diedero luogo a una fusione che generò la South African Rugby Football Union, che dal 2005 divenne l'attuale South African Rugby Union. Il presidente della SARU Oregan Hoskins considerò troppo basso il numero di giocatori di colore schierati nella Coppa del Mondo 2007,[76] e nel 2008 venne nominato il primo allenatore di colore. [77][80] Nel film Invictus - L'invincibile viene rappresentata anche questa vicenda. 1. Grazie a questi successi il Sudafrica raggiunse momentaneamente il primo posto nella classifica mondiale IRB, prima di tornare secondi a causa dei test di fine anno. Questa tradizione fu abbandonata nel 1994, con la creazione del nuovo governo democratico sudafricano. Nello stesso anno, Kitch Christie, l'ex allenatore del Sudafrica, morì a seguito della sua malattia. [23], Gli All Blacks visitarono per la prima volta il Sudafrica nel 1928 ma, ancora una volta, la serie terminò in parità. Si è spesso vociferato di un possibile inserimento degli Emerging Sprinboks nella Churchill Cup, poi soppressa nel 2011, ma essi giocheranno la Nations Cup anche nel 2008. Tra le formazioni storiche di questa disciplina sportiva, è stata la prima in assoluto a "violare" l Gli Springboks vinsero 2-1 una serie di test contro i Lions recatisi in un tour sudafricano. [25] Anche grazie al rientro di Mark Nicholls gli All Blacks riuscirono a vincere 13 a 15 l'ultimo test e a pareggiare la serie. Cinque sono membri solamente della International Rugby Hall of Fame, due sono membri solamente della IRB Hall of Fame, e quattro sono membri di entrambe le Hall of Fame. Quella squadra era capitanata da Hennie Muller dato che Basil Kenyon che avrebbe dovuto essere il capitano patì un grave infortunio all'occhio. L'esclusione di Gary Teichmann e le sue critiche pubbliche contro la SARU l'obbligarono a dimettersi nel 2000 con un bilancio di 27 vittorie in 38 incontri disputati. In finale vinse 15-6 contro l'Inghilterra vincendo per la seconda volta la Coppa del Mondo. È stata fondata nel 1926 ed è stata affiliata all'International Rugby Board nel 1988. [95] Nel 1956 venne eletto presidente della South African Rugby Board, posizione che mantenne fino alla nascita della South African Rugby Union nel 1991. Sconfissero i campioni uscenti dell'Australia 27-18 nell'incontro di apertura, e in finale prevalsero contro gli All Blacks dopo i tempi supplementari grazie a un drop da quaranta metri di Joël Stransky.[82]. Probabilmente la sua più grande eredità lasciata al rugby sudafricano è la maglia verde; a lui viene attribuita l'introduzione del colore per il test del Sud Africa disputato nel 1903 contro i Lions al Newlands Stadium. Nei test giocati in Europa gli Springboks persero 20-13 contro la Francia, 15-10 contro l'Irlanda e vinsero 32-10 contro l'Italia. Una serie di risultati negativi contrassegnarono il Sudafrica tra il 1995 e il 1997, inoltre divenne chiaro che il rugby in Sudafrica non era stato ancora rifondato e cambiato così come avrebbe dovuto essere naturale dopo l'abolizione dell'apartheid. Barry "Fairy" Heatlie (1872–1951), che giocò tra la fine del diciannovesimo secolo e i primi anni del ventesimo secolo, fu uno dei primi grandi rugbisti sudafricani. Questa partita è caratterizzata da molti errori da ambo le parti e anche qualche reclamo circa le decisoni assunte dall'arbitro della gara, il francese Jérôme Garcès. Il 15 settembre 2018 nel rugby Championship riescono nell'impresa di battere gli All Black in casa per 36 a 34, non accadeva dal 2009. Nel novembre del 2002 l'Inghilterra batté il Sudafrica a Twickenham con il punteggio di 53-3, la peggior sconfitta di sempre per i sudafricani. Il momento in cui Nelson Mandela, indossando la maglia degli Springboks, consegnò nelle mani del capitano afrikaner François Pienaar la coppa Web Ellis, il trofeo assegnato ai vincitori del campionato mondiale di rugby, è una delle immagini storiche più rappresentative dell'ultimo decennio del 1900. La squadra divenne un simbolo di divisione razziale all'interno del Sud Africa e, a seguito delle prime elezioni aperte nel 1994, l'African National Congress al governo istituì una politica di trasformazione nello sport sudafricano. White condusse gli Springboks alla conquista del Tri Nations 2004, sei anni dopo la precedente affermazione in questo torneo, mentre il successivo tour di novembre in Gran Bretagna contro le quattro Home Nations si concluse con due vittorie (contro Galles e Scozia) e due sconfitte (contro Inghilterra e Irlanda). Il nuovo capitano nativo dello Zimbabwe, Tonderai Chavanga, stabilì il record di sei mete realizzate durante la partita,[66] superando il record precedente di Stefan Terblanche di cinque mete. Il maggior numero di giocatori di quella squadra proveniva dalla Western Province, squadra che rappresentava e tuttora rappresenta le province occidentali del Sudafrica. Con una formazione rinnovata, nel 2006 gli Springboks sconfissero due volte la Scozia in Sudafrica, prima di essere sconfitti dalla Francia in un incontro molto combattuto che segnò anche la fine di una lunga imbattibilità casalinga. [139] Du Plessis venne indotto nella International Rugby Hall of Fame nel 1999. [96] Quando Harding e Williams scrissero riguardo alla serie di test del 1949 contro gli All Blacks, affermarono "(Okey) Geffin vinse la serie, forse, ma Muller lo rese possibile. Nel 1962 le Isole britanniche, durante il tour in Sudafrica, riuscirono a vincere 16 dei 25 incontri disputati in terra sudafricana, ma non riuscirono a sconfiggere gli Springboks che li batterono in tutte e tre le partite disputate. Il successo alla Coppa del mondo del 2007 fruttò ai sudafricani il primo posto nella classifica mondiale IRB, posizione che mantennero fino ad agosto 2008. La federazione di rugby a 15 del Sudafrica (in inglese South African Rugby Union o SARU ; in afrikaans Suid-Afrikaanse Rugby Unie) è l'organismo di governo del rugby a 15 in Sudafrica ed è affiliata all' International Rugby Board. [36] Il momento decisivo fu un placcaggio dell'avanti francese Jean Barthe che impedì una meta ormai certa di Jan Prinsloo. La federazione di rugby a 15 del Sudafrica (in inglese South African Rugby Union o SARU; in afrikaans Suid-Afrikaanse Rugby Unie) è l'organismo di governo del rugby a 15 in Sudafrica ed è affiliata all' International Rugby Board. I neozelandesi lamentarono il fatto che il cibo dato loro prima della finale fosse stato adulterato, causando malesseri che non permisero agli All Blacks di dare il meglio in campo.[58][59][60][61]. [2], Il successo delle Isole britanniche proseguì anche nel tour del 1896, quando vennero disputate un totale di 21 partite. Nel 1969 la Nazionale sudafricana di rugby a 15 si reca in tour in Europa. The Power of South Africa and the Springboks. Siya Kolisi diventa il primo capitano nero della storia della nazionale sudafricana. La finale, diretta da Garcès e disputata all'International Stadium di Yokohama, è caratterizzata da molte interruzioni che iniziano già al terzo minuto di gioco a causa dell'infortunio del pilone inglese Kyle Sinckler, sostituito da Dan Cole. Il tour cominciò con una partita a Perth, poi ad Adelaide e quindi a Melbourne. [113] Dopo il successo alla Coppa del Mondo 2007, Jake White si dimise portando a termine la stagione 2007. [97] Venne soprannominato "il levriero" per la sua velocità mostrata in campo. Collezionò 34 presenze con la Western Province tra il 1890 e il 1904, con 28 partite vinte in Currie Cup. Coppa del mondo femminile L’avanguardia del rugby femminile sono state le squadre statunitensi e in particolare della California, dove negli anni Settanta se ne potevano contare addirittura 300 grazie all’influenza della rivista Sport women . Per cercare di rompere l'isolamento sportivo nel quale il paese si era imbattuto, fra il 1980 e il 1984, i sudafricani decisero di organizzare una serie di test contro i South American Jaguars, una rappresentativa del Sud America composta per la maggior parte di giocatori argentini. [112] Nel 1995 portò il Sudafrica alla vittoria nella Coppa del Mondo, motivo di orgoglio per una nuova nazione unita e riconciliata. La maglietta verde fu utilizzata la prima volta quando le Isole Britanniche si recarono in Sud Africa nel 1896. Nel 2011 la difesa del titolo da parte degli Springboks si arrestò ai quarti di finale dopo la sconfitta 11-9 contro l'Australia. Questa pagina è stata modificata per l'ultima volta l'11 set 2019 alle 23:59. In aprile (periodo insolito) si recano per un rapido tour (due partite) in Europa per incontrare Scozia e Irlanda, subendo due sconfitte di misura. Una replica di questa maglietta fu indossata nel 2006 contro l'Irlanda a Dublino per ricordare il centenario del tour. Terza linea centro, due volte campione d'Italia (con Partenope e Brescia), vanta 47 presenze in Nazionale della quale è fu in seguito anche allenatore, team manager e, più recentemente, addetto stampa. Nel 1964 il Galles fece visita al Sudafrica, per i gallesi era il primo tour a livello internazionale. In quell'anno il Sudafrica terminò il Tri Nations al secondo posto, perdendo l'ultimo incontro 31-27 contro gli All Blacks. A seguito dei risultati negativi e dell'organizzazione della preparazione al mondiale, che comprese un controverso ritiro presso un campo di allenamento in stile militare noto come Kamp Staaldraad (Campo Filo Spinato in afrikaans), l'allenatore Rudolph Straeuli fu pesantemente criticato e rassegnò le dimissioni nel febbraio 2004; al suo posto venne nominato Jake White. Nonostante fossero in condizione di forma strepitosa, i Barbarians riuscirono a battere gli Springboks 6-0 nell'ultimo test giocato a Cardiff. [27], Nel 1937 il Sudafrica visitò per la seconda volta Australia e Nuova Zelanda. La partita segna la continuità della nazionale sudafricana che condanna la nazionale nipponica all'uscita dal mondiale casalingo con il risultato di 26-3. [104] Anche Gerber debuttò nel 1980, e segnò 19 mete nei suoi 24 test prima di ritirarsi nel 1992. Nazionale di rugby a 15 di Barbados Questa voce sugli argomenti Nazionali di rugby e sport a Barbados è solo un abbozzo . [30] La squadra che nel 1951-52 fece visita alla Francia e alle Isole britanniche fu considerata da moltissimi addetti ai lavori come una fra le più forti nella storia degli Springboks. In quel tour la squadra sudafricana giocò 29 partite, inclusi alcuni test con le quattro Home Nations. Pienaar venne nominato capitano nel suo primo test contro la Francia, e continuò a capitanare la formazione sudafricana alla Coppa del Mondo 1995. Nel 1971 gli Springboks organizzarono un tour in Australia. Partecipa annualmente al Rugby Championship, torneo che la vede contrapposta ad Argentina, Australia e Nuova Zelanda. Dopo un'iniziale illusione, la squadra allenata da Eddie Jones crolla definitivamente e soccombe all'incessante gioco sudafricano. [75], La formazione del Sud Africa che vinse la Coppa del Mondo nel 1995 schierava solamente un giocatore di colore (Chester Williams). Venne indotto nella IRB Hall of Fame nel 2009. [76] Il ministro dell'African National Congress espresse un punto di vista condiviso da molti politici nella nazione quando disse "lo sport non può essere escluso dagli imperativi di empowerment e trasformazione". Segue una tabella che elenca gli allenatori del Sudafrica sin dal 1949. [93] Oltre a vincere il Grande Slam, Craven partecipò al tour del 1937 degli Springboks in Nuova Zelanda dove i sudafricani ottennero la prima vittoria di una serie contro gli All Blacks. La tattica ebbe successo, nessun Lion infatti fu punito con un cartellino durante le partite con gli Springboks. Fin dal primo tour in terra sudafricana i neozelandesi si erano adeguati a questa regola. [14], Il tour del 1906 nelle Isole britanniche aiutò a ricucire i rapporti con il Regno Unito dopo le Guerre Boere e contribuì ad instaurare nel popolo sudafricano un sentimento di unità e orgoglio patriottico indispensabile per la nascita di una nazione.[9][15]. Negli anni sessanta però il movimento anti-apartheid era in crescita soprattutto dopo il famoso discorso pronunciato dal primo ministro inglese Harold Macmillan passato alla storia come The Wind of Change e dopo il massacro di Sharpeville. [24] Il secondo test però vide la vittoria degli All Blacks per 7 a 6. Nel 2019 partecipano alla Coppa del Mondo in Giappone affrontando nei gironi Nuova Zelanda, Italia, Canada e Namibia. A partire dalla stagione 1995-96 le statistiche di club si riferiscono ai soli campionati maggiori professionistici di Lega Il simbolo → indica un trasferimento in prestito Jacobus Petrus "Os" du Randt (Elliot, 8 settembre 1972) è un ex rugbista a 15 e allenatore di rugby a 15 sudafricano, pilone, due volte campione del mondo con gli Springbok nel 1995 e nel 2007. La sua avventura iniziò subito meravigliosamente. In questo contesto la trasformazione può essere definita come "un'alternanza completa dell'aspetto o carattere del rugby sudafricano", e uno degli scopi è trasformare gli Springboks in una squadra maggiormente rappresentativa delle etnie del Sud Africa. La Nazionale Rugby Union della Francia è la formazione di rugby a 15 che rappresenta la Francia nelle competizioni internazionali. [10][11] Da allora e fino al 1956 il Sudafrica non perse più alcuna serie di test sia in casa che in trasferta. Gli Springboks vinsero entrambi i test col punteggio di 20-19 e 22-16.[56]. [5], Danie Craven fece il suo debutto nel 1931 con la formazione capitanata da Osler che realizzò il Grande Slam. Gli Springboks furono eliminati ai quarti di finale dalla Nuova Zelanda in quella edizione della Coppa del Mondo. Nel 1985 un tour degli All Blacks in Sudafrica fu bloccato dall'Alta Corte della Nuova Zelanda. Il Sudafrica, dopo 12 anni, torna a vincere un mondiale dopo l'edizione casalinga del 1995 e la vittoria su suolo francese nel 2007. [9], Paul Roos fu il capitano della prima nazionale sudafricana che, nel 1906-07, si recò in tour nelle Isole britanniche e in Francia. Il Tri Nations 2008 fu un'edizione deludente per gli Springboks, che collezionarono solamente due vittorie. L'unica squadra contro la quale non possiede un bilancio positivo di vittorie è quella degli All Blacks, contro la quale ha registrato anche otto sconfitte consecutive dal 2001 al 2004. [110] Entrò nella International Rugby Hall of Fame due anni dopo Pienaar, nel 2007.[109]. Successivamente due drop, di Pierre Lacaze e di Roger Martine, assicurarono ai francesi la storica vittoria. [107] In quella occasione guidò il Sud Africa alla vittoria della Coppa del Mondo, e ricevette il trofeo da Nelson Mandela che per l'occasione indossava la sua maglia col numero 6. [87], Tabella relativa alle partite ufficiali disputate aggiornata al 2 novembre 2015:[88], Quella che segue è la rosa di 35 giocatori selezionata per il The Rugby Championship 2018.[89]. Fu durante quel tour che l'appellativo Springboks venne utilizzato per la prima volta. Divenne capitano del Sud Africa, così come lo fu in precedenza il padre nel 1949 (unica coppia di capitani padre-figlio). di Fabrizio Graziosi per Metropolitan Magazine. [33][45] Il test decisivo fu vinto 8-3 dagli Springboks con meta decisiva di Martin Pelser.[46]. Il tour della Nazionale di rugby a 15 della Francia 1958 fu il primo tour della nazionale francese di rugby a 15 in Sudafrica, il primo a casa di una delle tre grandi potenze australi del rugby. Il Sudafrica è una delle nazionali di maggior successo in ambito internazionale. [142] L'Ellis Park venne costruito nel 1928, e nel 1955 ospitò una partita tra Sud Africa e British and Irish Lions a cui assistette una cifra record di 100.000 spettatori. Nel 1987 venne disputata la prima Coppa del Mondo di rugby con l'assenza prevedibile dei sudafricani. Decidemmo di chiamarci Springboks e comunicammo agli addetti stampa che avremmo desiderato che ci chiamassero con quel nome. Durante il tour si disputarono un totale di 20 incontri, tutti vinti dalla formazione delle Isole britanniche (i futuri British and Irish Lions) che presentarono la Currie Cup, la coppa conferita da allora in avanti alla squadra che vince il campionato sudafricano di rugby. [94] L'influenza di Craven nel rugby sudafricano fu tale che divenne noto come "Mr Rugby"; venne indotto nella International Rugby Hall of Fame nel 1997[92] e nella IRB Hall of Fame nel 2007. L'anno si concluse con due vittorie contro Argentina e Galles e una sconfitta in Francia 26-20. In semifinale, la formazione sudafricana incontra il Galles, capitanata da Alun Wyn Jones. La nazionale A di rugby a 15 del Sudafrica, in passato nota anche con i nomi di Gazelle e Junior Springboks e, più recentemente, chiamata Emerging Springboks, è la seconda selezionale nazionale maschile di rugby a 15 del Sudafrica, sotto la giurisdizione della South African Rugby Union . Seguì un convincente Tri Nations dove si imposero sugli All Blacks e persero solamente una partita contro l'Australia a Brisbane. Le restanti partite sono però molto più facili del previsto e ciò porta una grande iniezione di fiducia in tutta la squadra. Il primato del maggior numero di punti realizzati spetta a Percy Montgomery che ne ha messi a segno 893; tra l'altro fu il miglior realizzatore alla Coppa del Mondo 2007 con 105 punti che contribuirono alla vittoria finale del titolo mondiale. Questa dichiarazione scatenò aspre polemiche, con gli All Blacks che abbandonarono la cena. Gli Springboks ebbero quindi la meglio del Galles, sconfitto 23-19, ma in semifinale dovettero arrendersi alla Nuova Zelanda dopo una combattuta partita terminata 20-18. Rispetto al rugby a 15 il rugby a 7 presenta sostanzialmente la sola variante del numero di giocatori, tutte le regole principali sono le medesime. Gli Springboks terminarono imbattuti la competizione, Percy Montgomery fu il maggiore realizzatore di punti di quella edizione, mentre Bryan Habana, che sarà designato miglior giocatore dell'anno dalla IRB, fu il maggior realizzatore di mete. Quando l'African National Congress salì al governo nel 1994 il nome della squadra non venne cambiato in "Proteas" come nel caso delle altre selezioni sportive sudafricane solamente grazie all'intervento del presidente Nelson Mandela. Opera sotto la gestione della South African Rugby Union ed è tra le nazionali più importanti del mondo rugbistico: ha infatti [48] Il presidente della federazione rugby gallese D. Ewart Davies dichiarò "Risulta chiaro dall'esperienza del tour sudafricano che è necessario un atteggiamento molto più positivo verso il gioco del rugby in Galles… I giocatori devono essere preparati ad imparare, ed effettivamente rimparare, fino al punto di padronanza assoluta, i principi basilari del rugby".[47]. Il primo incontro registrò la vittoria dei sudafricani per 17 a 0. Mediano d'apertura, disputò il suo primo test contro i Lions in tour nel 1924. Quella degli Springboks è stata una squadra composta solamente da giocatori bianchi sin da prima che entrassero in vigore le leggi sull'apartheid nel 1948. New Zealand Rugby è l’organismo di governo del rugby a 15 e del rugby a 7 in Nuova Zelanda.Fondato nel 1892 come New Zealand Rugby Football Union, è affiliato a World Rugby dal 1948; nel 2000 fu tra i primi membri di Oceania Rugby, la confederazione continentale della disciplina. [29] Quella sconfitta fu vissuta come una grossa umiliazione in Nuova Zelanda. News - World Rugby: Syndicate link to Kiwi poisoning of '95 (Page 1 of 2), Meads lifts the lid on 1995 All Black RWC food poisoning, Race harmony is trampled as Springboks lock horns wrangle proves harmony is only skin-deep, How Nelson Mandela won the rugby World Cup, South Africa Rugby Union name former Leicester coach Heyneke Meyer as new Springboks coach, Rugby Championship: South Africa 25-37 Argentina, South Africa’s embattled coach Heyneke Meyer denies ‘racist choices’, Rugby World Cup 2015: South Africa 32-34 Japan, Rugby, Mondiali: storico Habana, eguaglia il record di mete di Lomu, Springboks keep up search for the right blend of colour coordination, Symbol of unity: the Springbok vs the Protea, Boks to wear original strip against Irish, Strains show as nation cheers on the Boks, New Springbok jersey in time for Lions tour, Most losses in a row by South Africa to New Zealand, L'archivio del ranking World Rugby è consultabile su, Head to Head summary table for South Africa, Kolbe added to Bok squad for Australasian tour, Inducted: England v South Africa (20/11/04), Rugby world mourns the great Kitch Christie, Allister Coetzee appointed as new Springbok coach, Rassie Erasmus confirmed as South Africa head coach with first Tests to come against Wales and England, Beating them at their own game: rugby, the Anglo-Boer War and Afrikaner nationalism, 1899-1948, International Journal of the History of Sport, Tours of Reconciliation: Rugby, War and Reconstruction in South Africa, 1891-1907, Tracing the development of professionalism in South African Rugby: 1995–2004, Transforming the Springboks: Re-imagining the South African Nation through Sport, The Toughest of Them All: New Zealand and South Africa: The Struggle for Rugby Supremacy, SANZAR Saga - Ten Years of Super 12 and Tri-Nations Rugby, Sport, Cultures, and Identities in South Africa, Century in Black - 100 Years of All Black Test Rugby, Fields of Praise: The Official History of The Welsh Rugby Union, Sport and games in Boer prisoner-of-war camps during the Anglo-Boer war, 1899-1902, Rappresentative sportive nazionali sudafricane, tour della nazionale italiana in Sudafrica, tour autunnale in Gran Bretagna e Irlanda, https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Nazionale_di_rugby_a_15_del_Sudafrica&oldid=117371778, Voci con modulo citazione e parametro pagina, Errori del modulo citazione - citazioni con parametri ridondanti, Errori del modulo citazione - citazioni che usano parametri non supportati, Errori del modulo citazione - template Cita web senza URL, Template Webarchive - collegamenti all'Internet Archive, Voci con modulo citazione e parametro coautori, licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo, Statistiche aggiornate al 2 novembre 2019.

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