vi armata italiana

Pagina ufficiale del clan Armata Italiana. Obbiettivo clan: 12.000 coppe Obbiettivo pagina: 50 Mi Piace Record coppe 11.417 coppe Il giorno seguente investirono i resti delle fanterie italiane schierate insieme al XXIV Corpo d'armata tedesco sull'esile fronte di circa 40 chilometri tra la confluenza Kalitva-Don a nord e Kantemirovka a sud, puntando a ovest su Rovenki, dove erano trincerati i resti della Cosseria, e a nord-ovest sulla città di Rossoš, dove c'era il comando del generale Nasci. [3], Nel 1926 il quartier generale venne spostato da Firenze a Bologna con la nuova denominazione di VI Corpo d’armata di Bologna con la seguente fisionomia organica:[1], Nell corso del secondo conflitto mondiale, nel 1941 prese parte all'occupazione della Jugoslavia e dopo la capitolazione della Jugoslavia le unità che costituivano il Corpo d'armata vengono dislocate in Dalmazia e Croazia, prendendo parte dal 9 ottobre al 9 novembre a una vasta azione antipartigiana al confine serbo-croato assieme alle divisioni dipendenti. armata s. f. [der. All'atto dell'istituzione dei comandi di corpo d'armata (decreto 22 marzo 1877) il VI Corpo d'Armata subentra al 6° Comando Generale e trova sede stabile a Firenze. Il fatto che per migliaia e migliaia di famiglie la guerra di Mussolini, e soprattutto la spedizione contro la Russia, si concludano con una tragedia, con un lutto personale, è il migliore, è il più efficace degli antidoti. Il primo attacco russo, proveniente dal saliente di Verchnij Mamon, fu respinto, ma il 17 dicembre i sovietici impiegarono le loro truppe corazzate e l'aviazione, travolgendo le linee della Ravenna e obbligandola alla ritirata. Gruppo d'armate B: Generaloberst Maximilian von Weichs, Corpo d'armata alpino: generale di corpo d'armata Gabriele Nasci, II Corpo d'Armata: generale di corpo d'armata Giovanni Zanghieri, XXXV Corpo d'Armata (l'ex CSIR): generale di corpo d'armata Giovanni Messe, poi Francesco Zingales, XXIX Corpo d'Armata tedesco: General der Infanterie Hans von Obstfelder, 71º Gruppo Autonomo Osservazione Aerea (71º Gruppo Volo), All'autunno del 1942 l'8ª Armata guidata dal generale Italo Gariboldi metteva quindi in campo circa 230.000 uomini (di cui circa 150.000 schierati in prima linea), 16.700 automezzi, 1.150 trattori d'artiglieria, 4.500 motomezzi, 25.000 quadrupedi e circa 940 cannoni di cui[N 2]. Il Comando supremo tedesco osservò, comunque, di non preoccuparsi troppo, dato che gli stessi sovietici probabilmente nel 1942 sarebbero stati equipaggiati assai peggio rispetto al 1941. This article is about the Italian Royal Army (Regio Esercito) which participated in World War II.. 23 likes. (Enzo Biagi. Il capo di stato maggiore dell'esercito, generale Cavallero, già in fase di costituzione dell'ARMIR aveva insistito molto perché le carenze negli automezzi e nell'armamento controcarro necessario per difendersi dai carri armati sovietici fossero colmate da parte tedesca. Sorte ben peggiore toccò ai prigionieri di guerra sovietici, internati nei campi di prigionia e in parte internati nei gulag dove subirono ulteriori e traumatiche esperienze[24]. Nell'agosto 1939 diviene Comando 2 a Armata. L'ordine di ripiegare dal Don venne dato solo il 17 gennaio. A mezzogiorno del 26 gennaio, finalmente, dopo un'ultima sanguinosa battaglia, dopo aver lasciato sul campo morti e feriti in grande quantità, la "Tridentina" riuscì a rompere l'accerchiamento sovietico[20]. Benito Mussolini il 14 luglio ordinò ufficialmente al generale Mario Roatta, capo di stato maggiore del Regio Esercito, di iniziare i preparativi per organizzare un ulteriore corpo d'armata per il fronte russo, e sei settimane dopo Mussolini sollecitò Adolf Hitler perché approvasse l'invio di ulteriori truppe. [...]», «Quanto più largamente penetrerà nel popolo la convinzione che aggressione e il destino individualmente preso di tante famiglie è tragico, tanto meglio sarà per l'avvenire d'Italia», «il destino individualmente preso di tante famiglie è tragico». Il 31 gennaio 1919 il Comando venne provvisoriamente sciolto, per poi essere ricostituito il 15 febbraio, quando il Comando della 9ª Armata venne trasformato in Comando dell'8ª Armata. Clicca qui … [1], Allo scoppio della prima guerra mondiale venne inquadrata nella 3ª Armata,[2] mentre nella parte finale del conflitto il VI Corpo d'armata era inquadrato nella 4ª Armata del Grappa. L'8ª Armata fu successivamente dislocata in Veneto, con quartier generale a Padova, per avviare la ricostruzione delle divisioni distrutte in Russia; l'opera di riorganizzazione delle formazioni era appena agli inizi quando, a seguito dell'armistizio dell'Italia con gli Alleati e della conseguente invasione tedesca, l'armata e le unità aggregate furono sciolte il 10 settembre 1943[23]. 638-46. è in corso di formazione nel bolognese. Tra i reparti italiani inviati sul fronte orientale vi era anche una piccola unità della Regia Marina, distaccata dalla Xª Flottiglia MAS su richiesta tedesca per operare nel Mar Nero. Dato che l'esperienza aveva mostrato che un attacco contro Suez e il Medio Oriente era tutt'altro che facile dalla Libia, le uniche possibilità di successo potevano risiedere solo in un attacco concentrico che doveva muovere sia dalla Libia sia dal Caucaso. La prima delle divisioni alpine a lasciare l'Italia è la "Tridentina" il 14 luglio 1942, seguita dalla "Cuneense" il 27 luglio. 1940 - Il 10 giugno 1940 la 2 a Armata è schierata sulla frontiera orientale ai confini della Jugoslavia nel settore compreso tra Tarvisio e Fiume. Il 22 gennaio vennero annientati gli ultimi superstiti della "Julia", tra il 25 e il 26 fu la volta dei resti della "Cuneense" e della "Vicenza", catturati dai russi presso Valujki. Il 20 maggio 1943 i MAS superstiti vennero ceduti alla Kriegsmarine, e gli equipaggi rimpatriati. Gariboldi tentò di tappare le varie falle come meglio poté, spostando reparti da una posizione all'altra, ma il ripiegamento senza preavviso della 298ª divisione germanica, schierata tra la "Ravenna" a sinistra e la "Pasubio" a destra, finì per mettere ancora più in crisi il già traballante fronte. Non c'è dubbio che il popolo italiano è stato avvelenato dalla ideologia imperialista e brigantista del fascismo. I Nuclei Armati Rivoluzionari furono unorganizzazione terroristica italiana dispirazione neofascista, nata a Roma e attiva dal 1977 al 1981. I validi proseguono, con disperazione, sono ormai senza viveri, ne fanno le spese i muli che uno dopo l'altro vengono abbattuti, rapidamente fatti a pezzi e mangiati. sopprimeva ogni riferimento alla politica imperialista fin lì seguita dall'Italia fascista per alludere a un generico e inevitabile destino di morte riservato agli Italiani. armata brancaleone: ragtag army n noun: Refers to person, place, thing, quality, etc. Una Forza Armata (sigla) Cosa vedo? Il VI Corpo d'armata fu una grande unità militare dell'Esercito Italiano. * Si elencano di seguito alcuni lineamenti storici sulle armate della Prima guerra mondiale che costituiscono le partizioni del presente fondo. Nel 1963 nel VI Corpo d'armata venne incorporata anche la I Brigata paracadutisti che nel 1967 sarebbe diventata la Brigata paracadutisti "Folgore". Nel settore dell'ARMIR, i russi erano riusciti a stabilire due teste di ponte nei villaggi di Bobrovskij (presso Serafimovič) e Kremenskaya (a circa 40 chilometri a est di Serafimovič) e da qui colpirono con tre divisioni (97ª, 203ª e 14ª della Guardia) la "Sforzesca", composta da elementi al battesimo del fuoco e sfiancati dalle estenuanti marce per raggiungere il fronte. Il rilievo montuoso del Montello fu il principale obiettivo dell'offensiva austriaca del 15 giugno 1918 passata alla storia come la battaglia del solstizio, nella quale l'armata, comandata dal tenente generale Giuseppe Pennella riuscì a contenere lo sfondamento e a respingere poi il nemico oltre il Piave. I MAS e i sommergibili italiani vennero subito coinvolti nelle operazioni contro la fortezza sovietica di Sebastopoli, attaccando il traffico da e verso la piazzaforte. La disperata Agonia della VI armata Metal Mike Free Man. Agli inizi di novembre la dislocazione dell'ARMIR era dunque conclusa e le divisioni avevano occupato le loro posizioni invernali: sull'ala sinistra dell'armata italiana era schierato il Corpo d'armata alpino con in ordine, la "Tridentina", la "Julia" e la "Cuneense", che manteneva il contatto con la 2ª Armata ungherese a nord di Pavlovsk. Ma la manipolazione della lettera (definita "falsificata" da alcuni ma che poi tanto falsa non era[27]) riportata sul settimanale, o meglio l'interpolazione[28] ovvero una sua consapevole alterazione[28] di alcune parole e frasi del testo, fu scoperta dieci giorni dopo: Andreucci aveva corretto una fotocopia venuta male e in parte incompleta fornitagli dallo storico Friedrich Firsov[27], dettandola via telefono al direttore di Panorama dalla casa del giornalista Francesco Bigazzi, corrispondente a Mosca per il quotidiano Il Giorno[27]. Terminata con questo pesante tributo di vite una guerra durata 59 mesi, l'Aeronautica italiana si presenta di fronte agli immensi problemi della ricostruzione con le "esigue unità", come le definì in un famoso ordine del giorno del 22 febbraio 1945 il generale Mario Ajmone Cat, nuovo capo di stato maggiore della Forza armata. L'8ª Armata italiana (conosciuta anche nella prima guerra mondiale come "Armata del Montello" e nella seconda guerra mondiale come Armata italiana in Russia - ARMIR) fu una grande unità del Regio Esercito che nella prima guerra mondiale prese parte alla battaglia di Vittorio Veneto e nella seconda guerra mondiale alla campagna di Russia. Quanto più largamente penetrerà nel popolo la convinzione che aggressione contro altri Paesi significa rovina e morte per il proprio, significa rovina e morte per ogni cittadino individualmente preso, tanto meglio sarà per l'avvenire d'Italia. Grazie a voi la base di definizione può essere arricchita. ... Vi fu mandata Maria Antonietta nel 1793. Parlano i reduci. A seguito dell'armistizio italiano reso noto col proclama Badoglio dell'8 settembre 1943, gli equipaggi vennero internati dai tedeschi, mentre i mezzi (ormai in pessimo stato di manutenzione) vennero acquisiti dai romeni, per finire poi nelle mani dei sovietici a Costanza nel 1944. La dislocazione definitiva delle unità italiane, rinforzate anche da alcune divisioni tedesche, terminò solo agli inizi di novembre, appena pochi giorni prima l'inizio dell'offensiva sovietica contro le armate rumene a nord e a sud di Stalingrado. Alla fine il fronte venne mantenuto e le divisioni sovietiche, dopo aver perso metà dei loro effettivi, dovettero ritirarsi rinunciando all'obiettivo di raggiungere la rotabile Bolshoy-Gorbatovskij alle spalle della prima linea italiana, venti chilometri a sud del fiume Don. All'armata venne inoltre assegnata la divisione di fanteria "Vicenza", destinata alla sicurezza delle retrovie, due raggruppamenti di camicie nere ("23 Marzo" e "3 Gennaio"), mentre l'equipaggiamento di armi e veicoli consisteva in 224 mitragliatrici da 20 mm, 28 cannoni da 65/17, 600 pezzi d'artiglieria, 52 cannoni contraerei moderni da 75/46, 297 cannoni anticarro da 47/32 (di cui 19 semoventi) a cui si aggiunsero 36 pezzi da 75/32 del 201º Reggimento artiglieria motorizzato e 54 cannoni anticarro da 75 forniti dai tedeschi non appena questi vennero a sapere della vulnerabilità delle divisioni italiane agli attacchi dei carri armati[6]. Il II Corpo con le divisioni "Cosseria" e "Ravenna", che occupò il settore tra Novaja Kalitva e Kuselkin, particolarmente a rischio perché esposto verso l'ansa del fiume presso Verchnij Mamon che rappresentava un'ottima testa di ponte per i sovietici. La prospettiva di inviare sul fronte orientale ulteriori forze a potenziare la presenza italiana nacque già nell'estate del 1941, mentre ancora doveva svolgersi il trasferimento completo dello CSIR. Sono scene allucinanti tra i gemiti, le urla dei feriti, di quelli colpiti da, Inventario Fondo F-2 Carteggio sussidiario armate1912-1921, Tra gli ufficiali che acquistarono il fucile mitragliatore vi era anche un giovanissimo, Le operazioni dei MAS e dei sommergibili tascabili italiani nel Mar Nero 1942-1943, L'alleato Stalin: L'ombra sovietica sull'Italia di Togliatti e De Gasperi, Invasori, non vittime - La campagna italiana di Russia 1941-1943, L'ARMIR Parte 4: ARMIR sul Don, Izbušenskij e Prima battaglia difensiva del Don, L'ARMIR Parte 5: autunno sul Don e Operazione Piccolo Saturno, L'ARMIR Parte 6: sfondamento sovietico, accerchiamento e ritirata, Ultima modifica il 18 dic 2020 alle 19:52, 3º Reggimento cavalleria "Savoia Cavalleria", 5º Reggimento cavalleria "Lancieri di Novara", 11º Raggruppamento artiglieria di corpo d'Armata, Battaglione alpini sciatori "Monte Cervino", 3ª Divisione celere "Principe Amedeo Duca d'Aosta", L'Armata Rossa e la disfatta italiana (1942-43), https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=8ª_Armata_(Regio_Esercito)&oldid=117349403, licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. La divisione "Tridentina", la prima delle divisioni alpine a partire dall'Italia il 17 luglio, il 10 agosto aveva cominciato la marcia dalla zona di radunata verso il fronte del Caucaso, ma il 14 ricevette ordine di arrestarsi e di mutare direzione, raggiungendo con una marcia di 300 chilometri il resto delle divisioni italiane schierate a difesa del fronte del Don[13]. [30], In un passo della lettera, che constava di numerose altre pagine[31] (dove tra le altre cose si parlava anche della questione triestina), Togliatti aveva scritto: .mw-parser-output .citazione-table{margin-bottom:.5em;font-size:95%}.mw-parser-output .citazione-table td{padding:0 1.2em 0 2.4em}.mw-parser-output .citazione-lang{vertical-align:top}.mw-parser-output .citazione-lang td{width:50%}.mw-parser-output .citazione-lang td:first-child{padding:0 0 0 2.4em}.mw-parser-output .citazione-lang td:nth-child(2){padding:0 1.2em}, «[...] 3. Le battaglie, la vita al fronte, la ritirata, nel racconto di chi vi partecipò. L'unità, designata come 4ª Flottiglia MAS e posta al comando del capitano di fregata Francesco Mimbelli, era inizialmente composta da quattro MAS (aumentati poi di sette), sei sommergibili tascabili classe CB, cinque motoscafi siluranti e cinque barchini esplosivi[25]. Scoppiano violente liti tra italiani e tedeschi; questi ultimi non nascondono il loro disprezzo per un alleato impotente, ridotto allo stremo, gli italiani non possono ignorare che, a loro volta, i tedeschi hanno abbandonato a morte certa o alla prigionia migliaia di connazionali nella steppa gelata [...] In tanto sfacelo, con la marcia gravemente ostacolata dal gelo e dall'equipaggiamento, soprattutto le scarpe, che a oltre 30 gradi sotto lo zero non regge (si avvolgono i piedi in paglia e stracci per evitare il congelamento), il generale Nasci ebbe una piccola notizia positiva: i resti del XXIV Corpo d'Armata tedesco passano alle sue dipendenze con quanto si è salvato: quattro carri armati, due semoventi e alcuni cannoni. Nel febbraio 1992, durante la campagna elettorale per le imminenti elezioni politiche, lo storico togliattista Franco Andreucci pubblicò (in modo incompleto) sul settimanale Panorama, lo stralcio di una lettera olografa di Palmiro Togliatti (alias “Ercoli” cittadino sovietico dal 1930, membro della Commissione militare del comitato esecutivo del Comintern[26]) proveniente dagli archivi di Mosca, corrispondenza inviata da Ufa il 15 febbraio 1943[27] e scritta in risposta a una missiva del dirigente comunista Vincenzo Bianco che chiedeva d'intercedere presso le autorità sovietiche per evitare la morte dei prigionieri italiani dell'8ª Armata in Russia. Il risultato politico dell'operazione era comunque in parte raggiunto: l'attacco a Togliatti, oltre ad influire sul risultato delle elezioni, servì anche a mettere fuori gioco Nilde Iotti da una possibile elezione alla Presidenza della Repubblica. Iniziò così una ritirata di due settimane attraverso la steppa russa che comportò grosse perdite, si concluse il 31 gennaio e decretò di fatto la fine dell'intervento italiano sul fronte orientale e la fine dell'8ª Armata stessa. Questa pagina è stata modificata per l'ultima volta il 29 dic 2019 alle 15:06. The organisation's motto was: "Il terrorismo non è morto, vi faremo sapere poi chi siamo" ("Terrorism isn't dead, we'll let you know who we are"). Quindi seguiva il XXXV Corpo con la "Pasubio" e la 298ª Divisione di fanteria tedesca, e il XXIX Corpo tedesco con la divisione "Torino", la 62ª Divisione tedesca e la provata "Sforzesca" a contatto con la 3ª Armata rumena. Anche i resti della "Vicenza" riuscirono in qualche modo ad aprirsi la strada verso ovest. siamo un creato il 27 agosto 2012 dobbiamo ancora diventare esperti È un aiuto insperato, quando ci si prepara alla grande ritirata verso occidente...Ora si tratta di organizzare le colonne, con feriti e congelati caricati sulle slitte. Come gesto di cortesia, vista la consuetudine scientifica che da sempre legava il Gramsci agli archivi moscoviti, Firsov gli sottopose la lettera di Togliatti che tanto scalpore aveva appena suscitato e a Pons parve di notare alcune significative discrepanze rispetto a ciò che era comparso sulla stampa italiana. Al comando dell'armata fu scelto il generale Italo Gariboldi, ufficiale di stato maggiore di grande esperienza, che aveva ricoperto posizioni di comando in Nordafrica a fianco delle forze tedesche e come governatore generale della Libia. The Royal Army started with the unification of Italy (Risorgimento) and the formation of the Kingdom of Italy (Regno d'Italia).It ended with the dissolution of the monarchy. Prima di partire ad alcuni ufficiali viene offerta la possibilità di acquistare dall'esercito il fucile mitragliatore Beretta nonché le relative munizioni. Dopo l'iniziale indifferenza, il 29 dicembre 1941 Hitler comunicò a Mussolini di aver accettato le sue richieste di invio di ulteriori forze in Unione Sovietica. ... La VI Armata di Paulus è accerchiata. Sotto questa ottica la decisione di rafforzare in maniera significativa la presenza italiana sul fronte russo aveva un chiaro significato strategico. La nostra posizione di principio rispetto agli eserciti che hanno invaso la Unione Sovietica, è stata definita da Stalin, e non vi è più niente da dire. Mussolini scelse Gariboldi molto probabilmente perché di grado maggiore rispetto a Giovanni Messe (il comandante del CSIR che era considerato il naturale comandante della nuova 8ª Armata) e perché di maggiore anzianità di servizio. All'inizio del 1942 iniziarono dunque i preparativi per allestire una nuova armata che dopo il suo trasferimento al fronte avrebbe avuto sotto il suo comando anche il CSIR (che avrebbe assunto la denominazione di XXXV Corpo d'armata), e dato che il Comando supremo della Wehrmacht manifestò il desiderio che le nuove divisioni italiane avessero il miglior equipaggiamento possibile, anche a discapito di quelle già dislocate nei Balcani o in Italia, a Ugo Cavallero non rimase altra scelta di attingere direttamente alle scorte e convogliare le risorse verso la nuova 8ª Armata piuttosto che in Nordafrica[5]. Le forze di Gariboldi vennero quindi utilizzate per l'occupazione statica di un tratto del fronte del Don lungo duecentosettanta chilometri, tra Pavlovsk e la foce del fiume Chopër, dove fin dai primi giorni furono impegnate a resistere a continui e logoranti attacchi sovietici. Non nella stessa misura che il popolo tedesco, ma in misura considerevole. Non sono per niente feroce, come tu sai. Inoltre Togliatti aveva continuato a scrivere: «[...] In fondo, coloro che dicono ai prigionieri, come tu mi riferivi: "Nessuno vi ha chiesto di venire qui; dunque non avete niente da lamentarvi", dicono una cosa che è profondamente giusta, anche se è vero che molti dei prigionieri sono venuti qui solo perché mandati. .. - Duration: 31:00. Le origini dell'8ª Armata risalgono alla prima guerra mondiale, quando il 1° giugno 1918 il Comando della 2ª Armata fu trasformato in Comando dell'8ª Armata, conosciuta colloquialmente anche come Armata del Montello, e schierata lungo il Piave nel tratto fra Pederobba e Palazzon. L'obiettivo della grande manovra era congiungere le due braccia della tenaglia, costituite da gruppi corazzati, alle spalle dello schieramento italo-tedesco-rumeno tra Novo Kalitva e Veshenskaya. È difficile, anzi impossibile, distinguere in un popolo chi è responsabile di una politica, da chi non lo è, soprattutto quando non si vede nel popolo una lotta aperta contro la politica delle classi dirigenti. VLEX-374164350 Influirono inoltre anche le rivalità interne allo stato maggiore dell'esercito, dato che Messe molto probabilmente cominciava a crescere troppo in popolarità e considerazione nel Paese, cosa che secondo il ministro degli Esteri Galeazzo Ciano, rappresentava il vero motivo per cui venne scelto Gariboldi[8]. E invia anche tu la tua storia a Focus Storia. The first anonymous claim under the Falange Armata name came on 27 October 1990, at the ANSA switchboard of Bologne: it concerned the murder of Umberto Mormile, an educator of the Opera penitentiary. L'8ª Armata Italiana in Russia. L'ordine è distruggere gli archivi, abbandonare tutto il superfluo e mettersi in marcia». 1940 - Il 10 giugno 1940 il Comando dell'Armata del Po (poi 6 a Armata) è dislocato nella pianura padana con i tre Corpi d'Armata dislocati fra Mantova, Udine e Vicenza. In dieci giorni, le tre divisioni alpine, la Divisione "Vicenza", alcune unità tedesche del XXIV Corpo e una gran massa di sbandati italiani, rumeni ed ungheresi, avevano coperto più di 120 km in condizioni climatiche proibitive (neve alta e temperature tra i −35° e i −42°), con pochi mezzi di trasporto e vestiario insufficiente, sottoposte ad incessanti attacchi di truppe regolari e di partigiani sovietici. Dobbiamo ottenere che la distruzione dell'Armata italiana in Russia abbia la stessa funzione oggi. Il 1° agosto il comando dell'armata venne trasformato in Comando Regie truppe Venezia Giulia, che venne sciolto il 31 dicembre del 1919.[1]. A proposito della rilevanza strategica per l'Italia di inviare un'intera armata in URSS possiamo riportare un'interessante osservazione di Andrea Molinari: «[...] Mussolini ipotizzò che per vincere la guerra sarebbe stato necessario sconfiggere la Gran Bretagna, un obiettivo che non poteva essere raggiunto con l'invasione delle isole britanniche, ma che, per Mussolini, poteva essere conseguito colpendo i "centri vitali" britannici, ovvero il Canale di Suez e l'intera area del Medio Oriente, spezzando così il fronte nemico e privando gli inglesi delle loro riserve petrolifere. Al generale Messe che, in base alle esperienze acquisite in un anno di comando del C.S.I.R. La tipica composizione dell’armata italiana e i relativi rapporti gerarchici fra comandi e uffici, ben si riassumono nell’organigramma seguente2. CORPO D'ARMATA. Nella pratica, però, se un buon numero dei prigionieri morirà, in conseguenza delle dure condizioni di fatto, non ci trovo assolutamente niente da dire, anzi e ti spiego il perché.

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