geologia appennino meridionale

Le Unità della Piattaforma Appenninica: Sono costituite da successioni Mesozoiche molto potenti di calcari e dolomie, in spessi strati e banchi generalmente micritici, e contengono abbondanti fossili di alghe calcaree, molluschi, echinodermi e stromatoliti. Sono presenti soprattutto in Lucania e Cilento. L'Appennino meridionale è una suddivisione della catena degli Appennini, posto a sud dell'Appennino centrale, nella parte peninsulare che copre l'Italia meridionale. L'Appennino meridionale è una suddivisione della catena degli Appennini, posto a sud dell'Appennino centrale, nella parte peninsulare che copre l'Italia meridionale. Il confine Calabro-Lucano è secondo molti Autori un’area di particolare interesse per la geologia dell’Italia meridionale, in quanto rappresenta la fascia di raccordo tra i domini calcarei dell’Appennino meridionale e le coltri cristallino – metamorfiche - sedimentarie dell’Arco Calabro-Peloritano (Schiattarella, 1996). & SANTO A. Appunti di Geologia dell'Appennino Meridionale con riferimenti ai "rischi" ed alle risorse del territorio Istituto di Geologia Applicata Facolth di Ingegneria - Universita di Napoli Federico tt … Explanatory notes. Delimitato dai fiumi Sele a ovest, Ofanto a nord, Bradano a est, dal Golfo di Taranto a sud-est, dal mar Tirreno a sud ovest e dalla piana di Sibari a sud, è articolato in catene montuose, altopiani e massicci (più o meno isolati) raggruppabili in sei grandi aree. L'Appennino sannita va dalla Bocca di Forlì fra le province di L'Aquila e di Isernia fino alla valle del fiume Calore. – In geologia, piano superiore del triassico medio a facies alpina, rappresentato [...] vulcaniche, in Lombardia dalla dolomia (detta metallifera perché contiene giacimenti di blenda, galena, ecc. Corrospondono a una parte di quelle tradizionalmente note come "Flysch Miocenici" o come Flysch Irpini. In superficie invece è attiva una tettonica estesnionale, con faglie normali sia a basso angolo che ad alto angolo, che porta alla progressiva esumazione tettonica dell'edifico. The southern Apennine is the segment of the circum-Mediter- Evoluzione paleogeografica dei continenti ... Appennino Meridionale (Doglioni, 1991) Sezione Tirreno-Arco Calabro-Mar Ionio (Doglioni, 1991) Evoluzione Catena Appenninica. Sono generalmente intensamente deformate alla mesoscala e in alcuni casi presentano metamorfismo da subduzione (HT-LP nell'Unità del Frido). L'Appennino meridionale. Un gruppo secondario dell'Appennino sannita è costituito dai Monti dei Frentani (Monte Castelfraiano 1415 m) che si estendono dalla valle del Sangro fino al Fiume Biferno attraverso l'Abruzzo ed il Molise, sono costituiti da sistemi di rilievi che digradano con alte colline verso l'Adriatico. ), e nell’Appennino meridionale (zona campana) da calcari e dolomie. Da osservare che nel passato si estendeva la denominazione di flysch anche alle porzioni puramente argilose di queste unità, che in realtà sono da intendersi come sedimenti emipelagici di ambiente batiale. Si distinguono 4 parti: L'Appennino meridionale è limitato a nord dalla linea Ancona-Anzio, sistema trascorrente a direzione NNE-SSW, a sud invece continua sino ai rilievi della Sicilia settentrionale. Mostra di più » Italia. La formazione di questi bacini sedimentari era legata alla subsidenza della placca Apula indotta dal peso del cuneo di accrezione continentale in progressiva formazione e migrazione verso est. Comprendono due grandi gruppi di Unità Tettoniche: Le Unità Liguridi: Sono caratterizzate dalla presenza, al di sotto delle successioni sedimentarie, di frammenti della litosfera oceanica (basalti a pillow, gabbri e serpentiniti). L'interpretazione bi-dimensionale proposta va inquadrata nelle ricostruzioni a grande scala del sistema Alpi-Appennino e a quello dei bacini oceanici mediterranei (Ionio, Baleari, Tirreno). Esistono molte denominazioni locali per queste formazioni a causa delle difficoltà di correlazione regionale a loro volta dovute alle somiglianze litologiche e alla difficile biozonazione. e s. m. [der. Progetto di Piano di Gestione Acque Distretto Idrografico dell’Appennino Meridionale Settembre 2009 PIANO DI GESTIONE (Direttiva Comunitaria 2000/60/CE, D.Lvo. Appennino (o Appennini) Catena montuosa che, riallacciandosi alle Alpi a nord del Golfo di Genova , [...] Fucino, prosciugato nel sec. Questo vuole ricordare che ciascun insieme è formato da un sottoinsieme di unità tettoniche, cioè da singoli corpi delimitati a tetto e a letto da superfici di sovrascorrimento. Si faccia attenzione al plurale di Unità Tettoniche. Le Unità di thrust-top comprendono quelle formazioni silicoclastiche di età Miocenica e Pliocenica che riposano in discordanza angolare su tutte le precedenti ma che sono interessate anche da fasi deformative di tipo compressivo. Il bacino è caratterizzato da un morfologia piuttosto regolare, interrotta solo eccezionalmente dalla presenza di … Queste successioni costituiscono spesso anche delle unità tettoniche indipendenti (cioè delimitate da superfici di sovrascorrimento). Sono interpretate come successioni di "mare basso", deposte cioè in ambienti di piattaforma carbonatica oceanica isolata o pericontinentale. A partire dagli anni '80 si è invece documentata la disordanza angolare, il salto di grado metamorfico e l'ampia lacuna stratigrafica tra substrato e successioni sovrastanti, che ha condotto alla interpretazione stratigrafica riportata a sinistra. Ciascuna delle 5 successioni si è formata in un distinto bacino sedimentario in un intervallo di tempo più o meno lungo tra il Triassico superiore e l’Attuale. L'analisi stratigrafica di dettaglio e le correlazioni regionali consentono di ricostruire 5 tipi fondamentali di successioni stratigrafiche la cui distribuzione geografica può essere rappresentata in una Carta Tettonica di sintesi. L’Appennino meridionale È esteso a sud della Bocca di Forlì e comprende l’Appennino campano l’Appennino lucano e l’Appennino calabro, come si può vedere nella cartina riportata in alto. La crosta oceanica al di sotto dei sedimenti delle Unità Liguridi è effettivamante osservabile in Basilicata e Calabria, mentre la crosta continentale per le altre Unità è dedotta sulla base di considerazioni geologiche generali (per alcuni autori la crosta sottostante il Bacino di Lagonegro è oceanica). Università degli Studi di Napoli Federico II, Master degree in Geology and Applied Geology, Academic calendars and studies information, Admission, open calls and research projects, Laurea Magistrale in Geologia e Geologia Applicata. L'enorme complessità del sistema mediterraneo consente grandi gradi di libertà che si riflettono nella enorme varietà delle ricostruzioni proposte. L’A. L'Appennino meridionale può essere scomposto in quattro parti: Appennino sannita, Appennino campano, Appennino lucano e Appennino calabro. Le frane: classificazione e meccanismi di innesco. Le dorsali che costituiscono l’Appennino settentrionale hanno la generale direzione NO-SE che caratterizza l’intero Appennino e solo nel settore meridionale acquistano una direzione ln questo modo si giunge ad uno schema generale secondo il quale da Est verso Ovest erano presenti nel corso del Giurassico, Cretaceo e Paleogene i seguenti bacini sedimentari: In questo schema paleogeografico è stata aggiunta (non in scala!) Le divergenze crescono soprattutto quando si estrapolano verso il basso, in congiunzione con i dati delle perforazioni petrolifere e dalla geofisica, i dati di superfici. Al di sopra di questo prisma erano impilate unità tettonica di crosta cristallina piùo meno profonda derivanti dal blocco continentale presente ad ovest, essenzialmente riconducibile al blocco sardo-corso. A causa della relativa monotonia litologica, la suddivisione in formazioni è basata principalmente su macrofossili caratteristici. ma non rappresentano in genere bacini sedimentari distinti. Viti M. et alii 2006. fig. Idrogeologia: il ciclo dell’acqua; tipi di falde; permeabilità; classificazione delle sorgenti. Queste successioni straterellate si presentano spesso in assetti strutturali di controversa interpretazione (tettonica contrazionale e/o estensionale?) Si estende dalla Bocca di Forlì e dalla valle del fiume Sangro fino all'Aspromonte interessando l'Italia meridionale e nello specifico i territori regionali di Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata e Calabria trovando la sua continuazione ideale nelle catene montuose della fascia tirrenica in Sicilia. Il territorio di appartenenza al Distretto Idrografico dell’Appennino Meridionale si sviluppa per una superficie complessiva di 68.200 Kmq, include interamente i territori delle regioni Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, quasi interamente il territorio della regione Molise e parte del territorio della regione Lazio e dell’Abruzzo. Una delle maggiori divergenze riguarda il ruolo del basamento cristallino: secondo le due sezioni in alto esso non è coinvolto nella deformazione, nelle altre lo è in maniera variabile. l’Appennino tosco-emiliano, l’Appennino umbro-marchigiano e, più a sud, i Monti Reatini e i Monti Sabini. Esso fornisce una breve definizione di ogni concetto e le sue relazioni. Metodi di indagine del sottosuolo, diretti (perforazioni) e indiretti (prospezioni geofisiche). - Negli stadi finali della collisione in profondità la piattaforma Apula viene interessata da un raccorciamento con locali sovrascorrimenti. È costituito da due catene di monti che corrono parallele in direzione nord-ovest sud-est formando un altopiano aspro e scosceso, e segna il confine tra Molise e Campania. Nei 4 settori distinti (Campania - Lucania e Lazio – Abruzzi che formano gli Appennini meridionali, Umbria – Marche – gli Appennini centrali e Liguria – Toscana, che formano gli Appennini settentrionali) affiorano diverse unità stratigrafico-strutturali (fig. La catena ed il suo prolungamento sommerso occidentale e settentrionale si estendono dal blocco sardo attraverso la … 6.1 – 6.2). Il territorio di appartenenza al Distretto Idrografico dell’Appennino Meridionale si sviluppa per una superficie complessiva di 68.200 Kmq, include interamente le regioni Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, parte del Lazio e dell’Abruzzo e comprende ampi settori della catena La successione Miocenica, in paraconcordanza sulle precedenti, evolve rapidamente da calcare di mare basso, a emipelagiti marnose, a torbiditi silico-clastiche ("flysch concordante). Le sezioni geologiche profonde, realizzate integrando studi di superficie con dati di pozzo e con dati geofisici, mostrano infatti che questi gruppi di successioni stratigrafiche sono accavallate le une sulle altre con vergenza verso est e nord-est. Le Unità di Piattaforma Carbonatica sono indicate con diverse denominazioni a seconda del contesto analitico e degli autori. Articoli geologia Appennino centrale. L'Appennino Campano – Lucano è costituito da numerose formazioni geologiche di natura sedimentaria e vulcanica e, in maniera di gran lunga minore, metamorfiche. Oggi è in ogni caso generalmente accettato che nelle linee generali il sistema orogenico Apenninico meridionale sia il frutto della seguente evoluzione geodinamica: - Stadio della subduzione oceanica, durante la quale le unità deposte su crosta oceanica, e parte della crosta stessa, vengono accavallate a formare un prisma di accrezione oceanico. 3 – Appennino meridionale: Inteso come il tratto della catena appenninica che attraversa la Campania, la Lucania e la Calabria, dalla valle del Garigliano allo stretto di Messina, potrebbe essere suddiviso in più province geologiche. Le Formazioni di Pollica e San Mauro, affioranti nel Cilento, poggiano in discordanza sui terreni meta-sedimentari del Complesso Nord-Calabrese di derivazione oceanica. Nell’Appennino meridionale predominano grandi sovrascorrimenti verso nord-est, in Sicilia verso sud. Talvolta in letteratura è presente anche il termine, quasi sinonimo, di successioni di piggy-back.

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