il primo re recensione

Nelle sale dal 31 gennaio 2019 Ma, per educazione, iniziamo dalle cose positive del film: da premiare sono senz’altro la voglia di portare sul grande schermo una storia nuova, fondativa, parlata in protolatino e interamente sottotitolata. 44. Sapendo di avere forze nemiche sulle proprie tracce decidono di sfidare la superstizione e si avventurano nella foresta, dove Remo dà prove di valore e conquista la leadership del gruppo, mentre Romolo può fare poco altro che riprendersi da una ferita. Gran film ITALIANO, va detto, va urlato,e ne dobbiamo essere fieri. La storia della fondazione di Roma, nelle figure dei fratelli Romolo e Remo, raccontata con onestà e nel tentativo di rispecchiare il verosimile. Abbastanza cruento. Film ripetitivo,scontato e recitato mediocramente. Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra) In fondo, chi oggi riconosce a Rovere l'intelligenza di appoggiarsi a quel cinema internazionale a metà tra film epico e survival movie, citando Valhalla Rising o Revenant, non fa altro che confermare quell'arte del riciclaggio all'italiana cha ha fatto la nostra fortuna e che segna gran parte della creatività dei nostri generi (dove per riuso e appunto riciclaggio non si indica certo furbizia o plagio, bensì consapevolezza che il cinema e le industrie creative rimescolano e riassemblano per natura). Pregevole la scelta di utilizzare il proto-latino e lasciare i dialoghi all'essenziale, mantenendo il mito ma affrontandolo con tale realismo. Intenso e pieno di valenza, ma nulla che non sia verosimile. I migliori film intrippanti da vedere per ingannare e confondere la vostra mente! Catturati delle genti di Alba, sono costretti a partecipare a duelli in cui lo sconfitto viene dato alle fiamme. I migliori film drammatici da vedere assolutamente! Il film ci riporta indietro nel tempo, approfondendo il rapporto tra i due fratelli, Romolo e Remo. Noi freniamo sugli entusiasmi. "Il Primo Re" è senza ombra di dubbio un capolavoro del nuovo cinema italiano. Il primo re è un film che non potete davvero perdervi.Non fatevi spaventare dalla scelta linguistica del latino arcaico e dalla presenza dei sottotitoli: dopo pochi minuti sarete talmente catturati dalla storia dei due fratelli da non sentire più il problema, apprezzandone solo i lati positivi.. A questo punto, speriamo solo che altri cineasti … Si tratta di una storia ancestrale che mostra l’intimo legame tra uomo e natura, che parla di amore e odio fraterno, della legge del più forte, della superbia, del cammino predestinato dagli dei. Regia di Matteo Rovere. Ed effettivamente sulla fisicità nervosa e sulla recitazione impulsiva dell'attore italiano del momento il film fa reggere in pratica [...] OGNI attore è calato nella parte perfettamente, dai co-protagonisti [...] Prima di sedermi in sala, non riuscivo a capacitarmi del fatto che, al giorno d'oggi, qualcuno avesse voluto riprendere un tema come quello della fondazione di Roma. La genesi di Roma, il più grande impero che la Storia ricordi. Ottimo l'uso della lingua arcaica. Rovere, che ha prodotto la saga di 'Smetto quando voglio' e diretto 'Veloce come il vento', è da tempo alla ricerca di nuove vie per un cinema di genere che non sia solo commedia o al massimo noir. Vai alla recensione », Il potere non si condivide, scrive Cicerone nel De officiis. Uscita cinema giovedì 31 gennaio 2019 Ma cosa racconta la leggenda? Vai alla recensione », No, non basta riesumare certo cinema italiano popolare degli anni '70, poco autoriale in quanto a profondità di tematiche e impegno socio-politico, e anche un po' sanamente burino per quel suo tentativo di imitazione dei diversi generi cinematografici (l'horror, il thriller, l'avventura, meglio se spruzzati di pruriginoso erotismo) con cui riuscire ad attrarre in sala gli spettatori non ancora irretiti [...] Addentriamoci quindi all’interno della nostra recensione de Il primo re. Vai alla recensione », Nell'Italia cinematografica dove funzionano solo befane o farse della Magliana un film ambientato nel 753 a.C., recitato in latino arcaico, su Romolo e Remo, si ama a prescindere. Non come attori, ma come espressione della storia che in ognuno di loro, come in noi, è scritta. Semplicemente fantastico!! Il film è prodotto da Rai Cinema, Groenlandia, Roman Citizen e i belgi di Gapbusters, ed è diretto da Matteo Rovere, assurto a una certa fama dopo il buon risultato di critica e pubblico di Veloce come il vento, unanimemente riconosciuto come uno fra i titoli più riusciti della cosiddetta rinascita del cinema di genere italiano. deboli i contesti abitativi [...] Daniele Ciprì si aggiudica il primo premio per la miglior fotografia. Matteo Rovere ha sicuramente dedicato una grande energia a questa realizzazione. L'origine divina della città ("Due fratelli destinati a sfidare gli dei", recita la trama ufficiale del film) ci è stata tramandata tra gli altri da Tito Livio nelle "Storie" e da Plutarco, che nel suo "Vite Parallele" scriveva: "Roma non avrebbe potuto assurgere a tanta potenza se non avesse avuto, in qualche modo, origine divina tale da offrire, agli occhi degli uomini, qualcosa di grande e inesplicabile". Vai alla recensione ». La pellicola, nata dalla collaborazione tra cinema italiano e belga diretta da Matteo Rovere, vuole raccontare la storia dell’origine di Roma, in un modo unico, … Un film Ottimo esempio di produzione italiana che va oltre i soliti schemi del nostro Cinema. Siamo tutti abituati a guardare con ammirazione alle grandi produzioni americane e britanniche. Regia di Matteo Rovere. La gran parte degli effetti e dei trucchi però è stata realizzata già in fase di ripresa, grazie agli artisti e alle maestranze tutte italiane che hanno partecipato alla produzione, così come, nonostante la partecipazione di una società belga, anche gli stunt sono a opera della troupe italiana. Superata la prova difficile della lingua arcaica, sia come sceneggiatura che come interpretazione, che non sfigura a confronto del cultore Mel Gibson di "la passione di Cristo" ed "Apocalypto" [...] Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. Colonne sonore differenti avrebbero dato maggior epicità. Tutto il mondo ha guardato la "città eterna" con Genere Drammatico, Vai alla recensione », Il Primo Re è un film del 2019 diretto da Matteo Rovere (regista di "Veloce come il vento").La pellicola racconta la storia di due fratelli: Romolo e Remo. L'idea del regista è che questa lingua porti il pubblico all'interno di un mondo realmente unico, che ha preceduto di secoli l'impero romano. Il Primo Re, la recensione del bluray del film di Matteo Rovere ora disponibile in limted edition con Eagle Pictures, con video unboxing. ‘Un Dio che può essere compreso non è un Dio’ Si tratta comunque di peccati veniali: le grandi ambizioni sono nel complesso realizzate e Il primo Re porta a maturazione, anche autoriale, il nuovo cinema italiano di genere. Il primo re: recensione del film su Romolo e Remo di Matteo Rovere Tommaso Perissi 3 Febbraio 2019 Recensioni , Recensioni Cinema Leave a comment Il primo re è il quinto lungometraggio di Matteo Rovere , in precedenza produttore della trilogia di Smetto quando voglio e autore di Veloce come il vento , che ha ottenuto il … Su questo sito utilizziamo cookie tecnici e, previo tuo consenso, cookie di profilazione per proporti pubblicità in linea con le tue preferenze. [...] Ebbene, qui siamo di fronte a qualcosa che travalica i nostri confini, che strappa rispetto alla nostra ormai stanca tendenza di darci alle sole commedie perchè in altro non siamo bravi. Una travolgente e spaventosa esondazione del Tevere travolge Romolo (Alessio Lapice) e Remo (Alessandro Borghi) costretti a lottare fin dai primi minuti per la loro sopravvivenza. Vai alla recensione », In questo"IL primo re"(2019, Matteo Rovere)troviamo elementi tipici di una cultura e di forme espressive(intendendo non solo e neppure primariamente la lingua, ma gestualità, mimica, prossemica)che si basano fortemente sulla ritualità, sulla sacralità .dove vale la frase posta come incipit di Somerset Maugham secondo la quale"Un dio che può essere compreso [...] Così recita la criptica sinossi ufficiale di Il primo re film che del resto rimane avvolto da molti segreti anche a poco più di un mese dall'uscita in sala (comunicata da un post su Instagram di Alessandro Borghi). Un'attenzione particolare all'autenticità di tutti gli elementi del film: la location nelle [...] Il lavoro di ricostruzione linguistica ha fatto avvicinare il film anche ad Apocalypto di Mel Gibson, ma la messa in scena è meno adrenalinica e si guarda piuttosto a Revenant - Redivivo di Alejandro González Iñárritu, di cui comunque Rovere evita saggiamente di riprendere gli eccessi onirici e lirici. La polemica sul supposto fascismo del film nasce sicuramente anche da una sorta di riflesso condizionato: Mussolini ha saccheggiato abbondantemente il mito di Roma per accreditare la visione del regime fascista come restauratore della sua grandezza e della sua politica [...] Vai alla recensione », "Il primo re" non è un film storico dagli intenti didascalici sotto le spoglie di un kolossal in costume. Protagonista nei panni del fondatore di Roma, Remo, è Alessandro Borghi, ormai affermata star del nuovo cinema italiano e molto apprezzato in film come Suburra, Non essere cattivo e Napoli velata fino alla sua prova mimetica in Sulla mia pelle, dove ha dato corpo al calvario di Stefano Cucchi. Mi accingo a comprare il biglietto d’ingresso per “il Primo re” e al botteghino ci viene detto: sapete che questo film non è in italiano ma in latino sottotitolato in italiano? distribuito da 01 Distribution. | Drammatico, +13 Questo è il cinema italiano che vogliamo vedere ed è quello che un paese con una tradizione cinematografica come l’Italia merita di avere. Senza fiato. Un discorso convincente sulla nascito di uno Stato, sulle istituzioni e anche sulla politica, emerge dal "sangue e merda" primigenio, da cui storicamente scaturiscono le civiltà. I posti sono difficili, pioverà sempre, gireremo con la pioggia, gireremo col fango. C'era una volta il peplum. Sicuramente da vedere. Con Alessandro Borghi, Alessio Lapice, Fabrizio Rongione, Massimiliano Rossi, Tania Garribba. #IlPrimoRe, il nuovo film di Matteo Rovere con protagonisti Alessandro Borghi e Alessio Lapice. Le riprese delle gare automobilistiche di quel film, così ben orchestrate e cariche di adrenalina, esprimevano la visione di un regista giovane e ambizioso, con un'idea precisa di cinema che nulla ha a che spartire con l'ordinario e il mediocre; un approccio che senza rinnegare le proprie origini italiane, [...] Le musiche sono a cura dell'inseparabile Andrea Farri, che ha firmato la colonna sonora di tutti i film di Rovere e pure di Smetto quando voglio. Un film dal sicuro respiro internazionale, recitato in una lingua arcaica e girato in posti bellissimi e apparentemente incontaminati. La meticolosa ricostruzione dei linguaggi , degli usi e dei costumi di allora , ha fatto sì che si è perso un pò il filo narrativo rendendolo esile. Il primo Re - Un film di Matteo Rovere. Bella la fotografia, lascia sempre in tensione lo spettatore, in puro stile Hollywoodiano, non stanca, non annoia, non è scontato, si segue bene nonostante non ci siano [...] Due fratelli, un impero da fondare, una lotta contro gli dei all'ultimo sangue, letteralmente. Il film è stato recitato interamente in una sorta di protolatino, antecedente a quello arcaico, alla cui costruzione hanno collaborato alcuni ricercatori dell'Università La Sapienza, inserendo elementi linguistici indo-europei. Bisogna dire grazie a lui, a Sydney Sibilia e a Groenlandia, la Vai alla recensione », Finalmente un film dal respiro internazionale, fuori dagli schemi intimisti pecorecci in cui tanta fuffa intimista o buonista, spacciata per cinema italiano d'autore è da decenni impantanato, sprofondato... nella banalità assoluta di copioni, autori, registi nemmeno idonei per filmati per matrimoni... parte qualche rara eccezione come Sorrentino.

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